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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

Quando mettere l’accento sul ché Le relative improprie sono un abominio della lingua? (da scrivo.me)

di Arcangelo Auletta da http://www.scrivo.me/2014/03/24/accento-del-che/ Prendiamo la parola che: la usiamo ovunque. Riempiamo i periodi di talmente tante relative che poi dimentichiamo a che cosa erano relative le proposizioni che volevamo usare e che ci servivano per dire quello che volevamo dire in relazione a ciò che era il nostro pensiero e che era l’argomento della principale: capito Fatta eccezione per i simpatici (mamma-che-simpatia) lazzi funambolici, sarebbe buon costume evitare di usare tutti quei che. Quasi sempre è possibile metterci un due punti o comunque ragionarci quel tanto che basta per risolvere il periodo diversamente. Altra soluzione possibile è iniziare a fare un po’ di distinzione nel mare magnum di che utilizzati. Infatti non tutti i che hanno una funzione esattamente relativa, cioè non tutti introducono una proposizione che circoscrive o esplica ciò che è stato detto nella principale. Molti di quei che introducono relative dette improprie, cioè