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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

“L’ARTE È FORMA DI VITA DI CHI PROPRIAMENTE NON VIVE”

MALATTIA SPERANZA .. 7 GUARIGIONE .. 10 PENSIERI CONCLUSIVI . 12 BIBLIOGRAFIA .. 13 MALATTIA “Un uomo sbalestrato nella vita da chi sa quale pianeta [...] che cammina incerto tra gli uomini come se procedesse tra quei cocci aguzzi di bottiglia che coronano il suo implacabile muro” : così Mario Praz, con stupita vicinanza e, forse, ammirata pietà, descrive Montale nel suo rapporto con gli altri e col mondo L’opera di Montale è voce di un uomo che si mostra come “di un solo blocco” [1] , ed in cui non si debba far pendere la “bilancia” a favore dell’arte o dell’umanità dell’autore. Lontano, come ogni vero artista, dall’affettazione e dall’insincerità, nella sua poesia Montale esprime, ascolta, medita, affronta e sublima - senza dunque cadere nel patetico - la propria inquietudine, i propri dubbi, la propria sofferenza ed il proprio dolore d’uomo, dando così voce al “male di vivere” [2] non solo suo ma, potenzialmente, d’ognuno. Solo potenzialmente, però