Il Bonaparte, che fu il massimo artefice di tali vicende, quali che siano stati gli errori, le involuzioni e le contraddizioni della sua politica, tracciò una strada « sulla quale camminerà tutta la storia del Risorgimento italiano nel suo processo ideologico, politico, sociale, civile e culturale, col suo carico di delusioni e di speranze » (C. Zaghi) Introduzione Da Carlomagno in poi, gli imperatori romani erano stati tutti re d'Italia. Napoleone - scrive il Lefebvre - doveva dunque esserlo anche lui. Già nel maggio del 1804. quando in Francia, sotto le minacce di assassinio provenienti dai congiurati realisti, le varie assemblee si pronunciarono a favore dell'Impero ereditario. Napoleone aveva fatto conoscere al Melzi, vicepresidente della Repubblica Italiana, la sua volontà di trasformare in senso monarchico anche le istituzioni repubblicane italiane. Va detto che nel periodo repubblicano vi erano stati vari punti di attrito fra il Melzi e Napoleone, a partire dal Concord...

L’importanza di studiare le fonti si afferma all'inizio degli anni ’70 ed è come non mai essenziale oggi, nell'età della digitalizzazione. Questo blog si prefigge di avvicinare gli alunni alle procedure e agli strumenti della ricerca storica, facendo loro acquisire una certa familiarità con la fonte documentaria, ‘materia prima’ di tale ricerca. Forse riempiremo il blog di interpretazioni strampalate. Per questo ci chiamiamo La città delle frottole.