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Progetto IERS Intercultural Education through Religious Studies

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igrazioni e diversità religiosa pongono nuove sfide agli insegnanti delle scuole europee. In classe, l’integrazione è minata da stereotipi e preconcetti negativi. Cinque università europee e una Ong colgono la sfida. Realizzeranno una ‘cassetta degli attrezzi’ digitale da mettere a disposizione dei professori degli istituti scolastici superiori di tutta Europa.


Il progetto “Educazione interculturale attraverso gli studi religiosi” (IERS) è finanziato con 400mila euro dal programma Lifelong Learning dell’UE.

Capofila è l’Università Ca’ Foscari Venezia, che nel dipartimento di Studi sull’Asia e l’Africa Mediterranea vanta una lunga tradizione di ricerca e didattica sulla storia delle religioni. I partner sono l’Institut Européen en Sciences des Religions (Francia), l’Università di Salamanca(Spagna), l’Università di Augusta (Germania), University of Southern Denmark (Danimarca) e l’organizzazione Oxfam Italia Intercultura.

Il risultato sarà uno strumento didattico organizzato in 27 moduli ricchi di contenuti multimediali e multilingue per far conoscere ai giovani la storia delle tradizioni religiose e aiutare i docenti a trattare in classe anche temi ‘caldi’ e controversi. Il materiale sarà perfezionato sul campo, grazie alla collaborazione di alcuni professori che insegnano quotidianamente nelle scuole superiori. In Italia, ad esempio, parteciperanno docenti degli istituti Foscarini e Tommaseo di Venezia e del liceo Canova di Treviso.. e anche noi del liceo Rinaldini di Ancona.

Il sito web del progetto


Flyer IERS -  from Grial - University of Salamanca


«I migliori studiosi di didattica e storia delle religioni stanno unendo competenze ed energie per affrontare un problema di scala europea – spiega Massimo Raveri, ordinario di Storia della filosofia e delle religioni del Giappone a Ca’ Foscari -. Servono strumenti nuovi per migliorare sensibilità e coesione in un ambiente, quello delle classi scolastiche, in cui la crescente diversità non è accompagnata dalla necessaria conoscenza tra le culture. L’Unione Europea sostiene questo progetto perché riconosce che dalla banale ignoranza possono nascere gravi problemi sociali».

Il gruppo che da Venezia guida il progetto è composto da alcuni alumni del corso di laurea interateneo in Storia delle religioni, unico nel suo genere in Italia e proposto dall’Università Ca’ Foscari e dall’Università di Padova. «Proponendo video, schede e letture, gli insegnanti potranno spiegare le tradizioni religiose di cristianesimo, ebraismo, islam, induismo, buddismo e taoismo, ma non solo – afferma Giovanni Lapis, curatore del progetto – tra i materiali inseriamo anche approfondimenti su questioni aperte e spesso motivo di conflitti o incomprensioni tra i ragazzi, come quelle legate al genere, costumi, riti e festività. Inoltre, una parte del lavoro mira a spiegare agli stessi insegnanti perché un approccio scientifico e aperto alle religioni può contribuire a migliorare la coesione nelle loro classi».

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