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Visualizzazione dei post da dicembre, 2010

Huius Sane Droctulft

Storia del Guerriero e della Prigioniera è uno dei racconti più felici di Borges. nella prima metà si parla di Drocton un longobardo che durante l'assedio di Ravenna abbandonò i suoi e morì difendendo la città dei nemici. Borges immagina che il guerriero fu folgorato da " questa rivelazione: la Città",  " un insieme che è molteplice senza disordine" che lo toccano "come oggi ci toccherebbe un meccanismo complesso, il cui fine ignoriamo, ma nel cui disegno si scorgesse un’intelligenza immortale." Droctulft  "Sa che in essa egli sarà un cane, un bambino, e che non potrà mai capirla, ma sa anche ch’essa vale più dei suoi dei e della fede giurata e di tutte le paludi della Germania."   Intanto leggiamoci il racconto http://books.google.it/books?id=iKlp98hD3JIC&pg=PA46&lpg=PA46&dq=Storia+del+Guerriero+e+della+Prigioniera&source=bl&ots=1OgSqAqs4S&sig=BSY2G492zMBJvZQg5cgleUARuNM&hl=it&ei=V2UPTZyHGNCfOuX0tLYJ&sa=X&

Comprendere o giudicare?

Lo storico non deve comportarsi come un giudice. Non si tratta di schierarsi a favore di Robespierre o contro. Si tratta di capire chi era Robespierre o e di capire in che contesto ha operato. Così no ci faremo paladini di Gregorio VII, né di Mazzini, né di Pio IX. Scrive Marc Bloch "Quando uno studioso ha osservato e spiegato ha esaurito il suo compito" certamente in questa spiegazione è implicito un giudizio (nessuno può del tutto astrarsi dalla propria storia personale e dalla propria enciclopedia), ma esso dev'essere un "giudizio storico", cioè conoscitivo, di un atto di intelligenza, non di un condanna o di un'approvazione morale. Alcuni eventi si sono caricati di significati anche a causa di come sono stati raccontati dalla tradizione; è difficile parlare della Magna Charta senza considerare che per anni è stata per anni presentata come la "pietra angolare delle civiche virtù inglesi". Una simile trasfigurazione mitica l'ha avuta l

Perché un laboratorio sulle fonti?

La scelta di far lavorare gli studenti direttamente sulle fonti si prefigge di integrare il normale programma scolastico presentando agli alunni quelle che sono le procedure e gli strumenti della ricerca storica, facendo loro acquisire una certa familiarità con la fonte documentaria, ‘materia prima’ di tale ricerca. Si tratta in definitiva di far prendere coscienza dei processi della ricerca storica, in modo tale che possa affrontare in maniera più profonda e critica i contenuti che gli vengono proposti dai manuali scolastici. La lettura dei nostri manuali di storia stimola poco il senso critico dello studente Egli troppo spesso, si trova di fronte a una scala di valori il cui significato non è e non può essere elaborato criticamente e invece viene assimilato nella sua convenzionale (e in qualche modo ipocrita) superficialità.