Passa ai contenuti principali

Fonti della Storia

La storia attraverso i manifesti

Solo documenti in questa sezione che prende il nome dalla gloriosa raccolta di manifesti, leggi, lettere, foto pubblicate a partire dal 1976 da La Nuova Italia.

1. La Repubblica Cisalpina e la Repubblica Partenopea: Il trionfale ingrasso di Napoleone nella penisola, l'esportazione dei valori della Rivoluzione, le annessioni solo apparentemente amichevoli, le leggi che disciplinano  le requisizioni. Una storia raccontata attraverso le copie anastatiche dei documenti originali.





2. L'età giolittiana e la Grande Guerra: dal 1902 al 1912 l'evoluzione della politica dello Statista piemontese saccontata da giornali, lettere autografe, telegrammi, dispacci , bollettini e manifesti





3. Dal Biennio Rosso alla Marcia su Roma: la nascita dei nuovi partiti di massa, le coraggiose lotte dei minatori di Ca' Bernardi e la reazione dei primi squadroni fascisti. E, ancora la convocazione della Marcia si Roma e i pubblici bandi le arroganti richieste dei fascisti ormai legittimati. una storia raccontata attraverso le copie anastatiche dei documenti originali in:

4. Il Fascismo al potere:  Documenti del periodo 1924-1930: dal verbale della prima riunione del Gran Consiglio del Fascismo, al telegramma con cui Amendola dava conto delle violenze fascista durante le elezioni, all'epitaffio di Matteotti e alla reazione ai numerosi attentati alla vita del Duce. Gli originali in:


4. Roma città aperta e l'eccidio delle Fosse Ardeatine


5. L'età di De Gasperi raccontata attraverso i documenti: dalla sconsolata abdicazione di Vittorio Emanuele III al minaccioso telegramma di Stalin sull'attentato a Togliatti, dai manifesti del partito dell'Uomo Qualunque, alle manovre degli emigrati italoamericani contro la Repubblica.
_________________________________________________________________________________

dal 1848 al completamento dell'Unità
http://www.slideshare.net/michelemazzieri/risorgimento-6546781

Commenti

  1. I centocinquanta anni dall'Unità potrebbero essere degnamente celebrati con un lavoro sulle fonti dell'epoca, certo più abbondanti e "facili" da analizzare - soprattutto per gli studenti - che non fonti di età medievale o classica; ecco che un argomento come il Risorgimento prende vita tramite immagini, suoni delle canzoni dell'epoca, manifesti, volantini, quadri e imprime un'immagine duratura di sé, che uno studio esclusivamente "teorico" rischia di non lasciare.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Aquisgrana nelle Marche?! Cosa resta della frottola più grottesca del decennio

L'intervento che qui riproponiamo è vecchio ormai di 15 anni, ma il Centro "Studi" continua a sfornare "tesi " sempre più strampalate (non è un reato dire che Saint Denis è in realtà San Ginesio e litigare se l'Università di Parigi sia stata fondata a Camerino o a Macerata) e il cinismo dei media anche nazionali continua a farle rimbalzare in tv. La più recente la settimana scorsa in una puntata di Linea Verde; solo pochi secondi di esposizione in sfregio del concetto di servizio pubblico.  Sono tornati alla carica? Quando ho letto la notizia sul Resto del Carlino non ci volevo credere. Così casomai qualcuno incuriosito volesse fare delle ricerche internet, voglio dare un po' di visibilità a un intervento sul vecchio forum Narkive che, con un'ammirevole tenacia, confuta una delle teorie più confuse e strampalate che siano mai state formulate. L'autore è Piero Fiorili, credo originario di Milano, credo autore di un articolo ben documenta

Riepilogo sulla Canzone del Castra

{REVISIONE 2.3 21 aprile 2020 La clausura aguzza l'ingegno, evidentemente, e dopo essere riuscito a mettere (finalmente) le mani sul saggio integrale di G. Crocioni del 1922, ho completato la doverosa revisione di questo post. Ormai il testo online è completo, l'articolo scientifico alla base è ancora un po' indietro. Per quello è necessaria diversa acribia. Lo pubblicherò quando sarò sicuro di non aver scritto qualche frescaccia } Non chiedetemi perché, ma è andata proprio così: basti dire che, come altri uomini che vanno in giro per il mondo, l'altro giorno, per caso, mi sono trovato lungo il corso di un fosso chiamato Le Rote che scorre alle pendici di Monte Vidon Corrado. In quel luogo decisamente "fuor del cammino" mi sono tornati in mente tre nomi che appaiono nella nota Canzone Marchigiana del Castra: Cencio Guidoni, Le Rote, il Clenchi. Più che abbastanza per rimettere le mani negli appunti di una quindicina di anni fa e verificare la fondatezz

Il guerriero nella storia

Ecco cosa scrive riguardo a Droctulft lo storico Paolo Dicacono in Historia Langobardorum (liber III, caput 19). Traduzione a cura di Tonucci e Verdolini, alunni della classe IIAp - Liceo 'C. Rinaldini' - Ancona a.s.2010-2011. Huius sane Droctulft, de quo praemisimus, amminiculo saepe Ravennatium milites adversum Langobardos dimicarunt, e xtructaque classe, Langobardos, qui Classem urbem tenebant, hoc adiuvante pepulerunt. Cui, cum vitae explesset terminum, honorabile sepulchrum ante limina Beati Vitalis martyris tribuentes, tali eius laudes epitaphio extulerunt: Clauditur hoc tumulo, tantum sed corpore, Drocton; Nam  meritis toto vivit in orbe suis. Cum Bardis fuit ipse quidem, nam gente Suavus; Omnibus et populis inde suavis erat. 5 Terribilis visu facies, sed mente benignus, Longaque robusto pectore barba fuit. Hic et amans semper Romana ac publica signa, Vastator genti adfuit ipse suae. Contempsit caros, dum nos amat ille, parentes, 10