
c'è un Set, intitolato The Book of the City of Ladies, che illustra questo vezzo della poetessa francese.
L’importanza di studiare le fonti si afferma all'inizio degli anni ’70 ed è come non mai essenziale oggi, nell'età della digitalizzazione. Questo blog si prefigge di avvicinare gli alunni alle procedure e agli strumenti della ricerca storica, facendo loro acquisire una certa familiarità con la fonte documentaria, ‘materia prima’ di tale ricerca. Forse riempiremo il blog di interpretazioni strampalate. Per questo ci chiamiamo La città delle frottole.
Molto interessante questa cosa: come ciascuno di noi ha oggi un problema di impression management quando usiamo blog e social network, qualcosa di simile era già presente nel medioevo...posso avere le indicazioni bibliografiche complete su quanto citato?
RispondiEliminaho, obiettivamente, scritto di getto. Il discorso su Christine de Pizan di Maria Giuseppina Muzzarelli è un mio ricordo del convegno di due anni fa alle Feste medievali di Offagna e del saggio "Un' italiana alla corte di Francia. Christine de Pizan, intellettuale e donna", 2007,il Mulino. (http://www.ibs.it/code/9788815118714/muzzarelli-m--giuseppina/italiana-alla-corte.html)
RispondiEliminaQuando si parla di donne nel Rinascimento il punto di partenza obbligato è
King Margaret L., "Le donne del Rinascimento", 2001, Laterza.(http://www.lafeltrinelli.it/products/9788842038078/Le_donne_del_Rinascimento/King_Margaret_L.html)
Quando si parla di vestiti nel Rinascimento il punto di partenza super-obbligato sono i libri di Rosita Levi Pisetzky, soprattutto "Il costume e la moda nella società italiana"
Il docente può immediatamente utilizzare queste riflessioni storiografiche, mostrando agli studenti come l'attenzione all'immagine che si vuole fornire all'esterno non sia una novità degli ultimi anni, ma sia sempre esistita, sin dalle età più antiche (es. le raffigurazioni dei grandi condottieri), sia pure in forme diverse; e può anche mostrare come questa attenzione sia sempre stata funzionale ad un qualche obiettivo da "ottenere" (politico, lavorativo, strategico).
RispondiEliminaGrazie per le indicazioni (e per il video)! FB
RispondiEliminaOgnitanto faccio capolino su questo blog molto interessante e ben costruito. Avevo letto il post precedente su questa artista e mi aveva incuriosito molto, grazie per condividere con noi tutte queste conoscenze.
RispondiEliminaSu Cristine de Pizan mi viene da dire che forse sarebbe stata in prima fila in qualche manifestazione attuale...!!
in effetti Christine de Pizan è stata spesso presa come un simbolo proto-femminista, tuttavia, nonostante la sua vicenda eccezionale fu sempre un po' reazionaria: nella sua visione del mondo le donne dovevano 'stare zitte il più possibile', i contadini dovevano 'restare al loro posto', i liberi comuni italiani 'erano un abominio' etc...
RispondiEliminaSecondo me non era un'illuminata, né una poetessa straordinaria, fu una donna del suo tempo e, come tale, poco incline alle stravaganze. Anche le sue opere sono pienamente medievali, cioè cariche di allegorie e di un'erudizione poco funzionale, in tre parole di una noia mortale a leggerle oggi, non te ne consiglio la lettura.
e grazie per i complimenti