La scelta di far lavorare gli studenti direttamente sulle fonti si prefigge di integrare il normale programma scolastico presentando agli alunni quelle che sono le procedure e gli strumenti della ricerca storica, facendo loro acquisire una certa familiarità con la fonte documentaria, ‘materia prima’ di tale ricerca.
Si tratta in definitiva di far prendere coscienza dei processi della ricerca storica, in modo tale che possa affrontare in maniera più profonda e critica i contenuti che gli vengono proposti dai manuali scolastici.
La lettura dei nostri manuali di storia stimola poco il senso critico dello studente Egli troppo spesso, si trova di fronte a una scala di valori il cui significato non è e non può essere elaborato criticamente e invece viene assimilato nella sua convenzionale (e in qualche modo ipocrita) superficialità.
Complimenti per l'apertura del blog! Le osservazioni del post mi hanno fatto venire in mente quanto Ivo Mattozzi sostiene da anni...
RispondiEliminaFilippo Bruni
Brusa e Mattozzi sono, in effetti i nostri primi riferimenti, ma, devo dire, anche antonio desideri che di questa didattica è stato un pioniere
RispondiEliminaUtilizzare le fonti per integrare i manuali scolastici è sicuramente un'ottima idea: i libri che si usano a scuola sono in effetti solo il punto di partenza per lo studio degli eventi passati, ma altrettanto importante - se non più stimolante - risulta andare a vedere come è stata scritta la storia. Credo che per un ragazzo sia un'esperienza importante sapere usare criticamente le fonti, anche per essere poi in grado di orientarsi nella selva della società dell'informazione...
RispondiEliminaRitengo che sia molto importante far lavorare gli studenti a contatto con le fonti, nell'apprendimento della storia.Penso che lo studio della disciplina risulti in questo modo più interessante, anzi la storia sarà considerata non semplicemente una disciplina ma un patrimonio dell'uomo. A mio avviso è invece più complessa l'acquisizione di un atteggiamento critico, il riconoscimento non superficiale di una scala di valori. Questa può essere una fase successiva in un percorso didattico.
RispondiEliminaReputo anch'io che l'utilizzo delle fonti nella didattica sia importantissimo; in effetti, l'analisi delle fonti ha prima di tutto un forte impatto motivazionale; inoltre, analizzare una fonte permette allo studente di mettere in moto tutta una serie di abilità di analisi assolutamente trasversali ad altre discipline. Infine, lo studiare storia tramite le fonti permette un apprendimento veramente significativo e dunque facilita - credo - la memorizzazione a lungo termine degli avvenimenti storici studiati.
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